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PARCO ARCHEOLOGICO DELLA TERRA DEI CASTELLI

Le Ammistrazioni Comunali di Attimis, Faedis e Povoletto già da alcuni anni lavorano alla costruzione del Parco Archeologico della Terrra dei Castelli, che con delle iniziative che mirano al ripristino ed all'utilizzo dei Castelli presenti sul territorio intendono dare nuovo impulso alla cultura e all'economia, soprattutto quella turistica, della zona.

Cartina Parco Archeologico dei CastelliParco Archeologico si individua geograficamente in quell'area della pedemontana udinese che giace fra Cividale del Friuli e Tarcento e che comprende i comuni di Attimis, Faedis e Povoletto.

Va tuttavia precisato che il parco non è caratterizzato nelle sue componenti dalla continuità territoriale dei comuni citati, ma dal fatto che in ognuno di questi esistono aree puntuali di alto valore archeologico entro le quali si ergono le fortificazioni. Più che “fisica” la continuità del percorso appare di natura “storica”, espressa da quel filo ideale che unisce i castelli e che corrisponde al tema del Medioevo.

In merito alla localizzazione, va detto che gran parte dei siti fortificati del territorio si incontrano percorrendo la s.s. 356 e la s.s. 13 lungo la direttrice Cividale del Friuli –Tarcento, Gemona del Friuli. Posizionati su rilievi collinari rigogliosi di vegetazione e attraversati da corsi d'acqua, si presentano talvolta allo stato di rudere o con corpi edilizi integri e maestosi.

Fra essi ve ne sono alcuni nella disponibilità pubblica delle amministrazioni promotrici: su questi manieri è stato ideato il vero e proprio fulcro del Parco:

  • il primo, arrivando da Cividale a Faedis, posizionato su un promontorio che sovrasta il capoluogo, è il possente Castello di Zucco del XIII sec., con la Domus e la vicina chiesetta della Vergine del Rosario;
  • i successivi, proseguendo verso Nord, in comune di Attimis, si trovano a Borgo Faris, Castello di Partistagno (XII?-XIII sec.) con il Palatium, la Casa Torre, la chiesetta di Sant'Osvaldo, e, dopo pochi chilometri nella direzione che conduce al capoluogo, i Castelli Superiore (XII sec.) e Inferiore (XIII sec.) di Attimis;
  • per ultimo, ma di importanza scientifica rilevante, con un percorso viario paesaggisticamente gradevole che porta verso sud a Povoletto, nella frazione di Savorgnano del Torre, ubicato su un colle,. il Castello della Motta (VIII sec.)

Assunto che il punto di forza di questa struttura integrata, oltre che nella sua originalità, è posto nello sviluppo del turismo storico e archeologico legato al Medioevo, il Parco è stato concepito prima di tutto attraverso la realizzazione di veri e propri poli culturali.

Ad essi viene associata, per ogni sito, una serie di servizi e attrezzature idonei al funzionamento della struttura e al completamento dell'offerta.
Le funzioni assegnate ad ogni sito secondo i criteri prefissati comprendono varie destinazioni d'uso.

Castello di PartistagnoNel complesso castellano di Partistagno il progetto comprende la realizzazione del Nuovo Museo Archeologico Medievale, uno spazio enoteca con degustazione delle produzioni locali di qualità e una bottega artigiana (ceramista); sarà inoltre valorizzata e riaperta al culto e alle visite la splendida chiesetta di Sant’Osvaldo impreziosita da un ciclo di affreschi del XIII sec.
L'intervento si completa con l'attrezzatura e la messa in sicurezza dell'area archeologica, del sentiero pedonale e con il completamento della strada d'accesso.


Castello di ZuccoNel complesso castellano di Zucco è prevista la realizzazione dei servizi scientifici e delle strutture istituzionali del Parco (laboratorio di restauro dei reperti archeologici, magazzino dei reperti, biblioteca, fototeca, uffici), la creazione del secondo polo espositivo di valenza assolutamente innovativa: il Museo Storico della Caccia, interamente dedicato all'evoluzione della caccia e dell'armamento. L'intervento sui corpi edilizi, si completa con due botteghe artigiane (orafo e mosaicista) e con la creazione dell'Ostello Medievale. Anche a Zucco si procederà, dopo aver svolto le imprescindibili indagini archeologiche, alla messa in sicurezza dell'area interna alla cinta muraria e alla realizzazione e attrezzatura della viabilità carraia e pedonale.
Come a Partistagno, sarà aperta alle visite la chiesetta, qui intitolata alla Vergine del Rosario.


Castello MottaIl terzo polo espositivo è quello dedicato alle testimonianze mobili del Castello della Motta. Il percorso espositivo continua nelle aree dei castelli di Attimis Superiore, Inferiore e della Motta.
Qui i reperti sono le vestigia stesse dei castelli. L'intervento prevede il restauro dei brani murari, la pulizia delle aree e l'attrezzatura dei percorsi del contesto archeologico.

VillaE infine l'Infopoint ed Antiquarium .
La struttura ricavata ad Povoletto in Villa , si pone il compito di fungere da punto di coordinamento dell'intero sistema integrato, di provvedere ad accogliere e accompagnare il turista nella visita al Parco, ad orientare gli appassionati e studiosi verso i poli espositivi, offrendo informazioni sui contenuti dei programmi scientifici e didattici.
Nell'Infopoint si programma la promozione e vengono svolti i monitoraggi di tipo logistico e amministrativo sulla attività del Parco.

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